Si torna in scena già questo sabato e i prossimi due week-end
ERBA – Il meteo per venerdì 24 non era ottimista, ma Il Giardino delle Ore sì: e ha avuto ragione. La prima di Pene d’Amor Perdute, nuova produzione shakespeariana della compagnia erbese in collaborazione con Mumble Teatro, non ha visto una goccia di pioggia ma solo stelle. Il pubblico ha affrontato le temperature in picchiata del Teatro Licinium, noto per i suoi microclimi estremi ed estremamente umidi, e si è goduto lo spettacolo portato in scena dal grande lavoro di squadra di regia, cast e scenografia.
Un’ambientazione a tratti onirica, quasi sospesa, con una scenografia dal grande impatto visivo, dello scenografo Nadir Dal Grande. Sul palco, un cast ricco per numero e per bellezza delle interpretazioni: da Marco Ripoldi nei panni di Biron, incastrato in un editto del quale farebbe volentieri a meno e che lo costringe a tre anni da asceta; a Ianua Coeli Linhart, la bella, bellissima Rosalina di cui lui si innamora e per cui si fa spergiuro; da Lucia Limonta, l’elegantissima e decisa Principessa di Francia, inviata dal padre alla corte di Navarra e determinata a insegnare una lezione a quel re che le impedisce di entrare a corte; a Sebastiano Bottari, il Re di Navarra che vorrebbe accoglierla a corte ma non può, intrappolato nell’editto di cui sopra che lui stesso ha emanato; da Christian di Filippo, il villico (o indigeno, come dice qualcuno) Zucca, unico vero personaggio a non lasciarsi scalfire dall’editto del Re e a giocare tra gli struggimenti d’amore degli altri; a Gloria Giacopini, che torna a Erba per vestire i panni di Boyet, accompagnatore della Principessa e delle sue dame, sempre pronto a scattare una foto ricordo e a regalare commenti esilaranti (“Andiamo a cercare una piazzola!”). E tanti altri personaggi a muovere le fila di uno spettacolo a tratti corale, certamente molto shakespeariano (erronei scambi di lettere, attori che interpretano attori, travestimenti e via dicendo) e assolutamente divertente.
Con una regia, quella di Simone Severgnini e Davide Marranchelli, che ha raccolto la sfida di mettere in scena una delle commedie meno note di William Shakespeare, una tra le prime se non la prima. Sarà il pubblico a decidere se la sfida è stata vinta, ma già dal debutto sembra chiaro che Pene d’Amor Perdute è in grado di scaldare qualsiasi platea, anche nelle condizioni più estreme. Il pubblico di venerdì, più di cento persone, era rapito e coinvolto, con un calore e una partecipazione che sono stati percepiti chiaramente dal cast.
Una bella prima, un bel pubblico, un bel lavoro. Pronti per le prossime cinque repliche: sabato 25 giugno, venerdì 1 e sabato 2 luglio, venerdì 8 e sabato 9 luglio. Sempre al Teatro Licinium, sempre alle 21.15.
Il Giardino delle Ore aspetta di accogliere tutti nel Regno di Navarra.
I biglietti sono in prevendita online sul sito del Giardino delle Ore a questa pagina. Per informazioni scrivere all’indirizzo biglietteria@ilgiardinodelleore.com o al numero 342 364 4156.
Pene d’Amor Perdute è parte del festival di arti performative ArtiGiano, curato dal Giardino delle Ore dal 2017 e giunto quest’anno alla sesta edizione. Tutte le date del festival, assieme ai biglietti degli eventi, si trovano a questa pagina.