Domina ancora l’idea dell’autore solitario: ce lo immaginiamo seduto alla scrivania, nella penombra, con la penna d’oca e il calamaio. Eppure la maggior parte dei film e delle serie che amiamo sono il frutto della collaborazione di un gruppo di autori.
Scrivere assieme è un percorso affascinante e complesso. Per riuscire a farlo bisogna imparare a donarsi agli altri, mettendo a disposizione del gruppo le proprie idee e il proprio intuito, e a rinunciare a un pezzetto del proprio ego, nell’ottica del raggiungimento di un traguardo comune. Molto spesso, tramite un confronto serrato e continuo, si giungerà a dei risultati più inaspettati, originali e brillanti di quelli a cui saremmo giunti da soli.
Col gruppo di lavoro che si andrà a formare vorrei prima di tutto studiare i processi e le regole di questa pratica, analizzando ad esempio il funzionamento delle writing room o esplorando alcuni casi virtuosi di scrittura “a più mani”. Per farlo attingerò sia alle mie esperienze di scrittura condivisa – maturate negli anni di lavoro con Frigoproduzioni, Deflorian/Tagliarini, Babilonia Teatri e tanti altri– che allo studio degli artisti che amo – dagli autori di South Park e dei Simspon, ai Monty Python’s, a Charlie Kaufman – proponendo di osservarne a fondo le opere, i processi di lavoro e di ascoltarne i consigli di scrittura.
In contemporanea al percorso teorico, ci dedicheremo a un allenamento pratico: svilupperemo e scriveremo assieme un progetto teatrale.

Attore, autore e regista di teatro. Nel
2021 vince il Premio UBU come miglior attore/performer under 35 ed è tra i
cinque finalisti della 56° edizione del Premio Riccione col suo testo Bidibibodibiboo, tradotto in quattro lingue. Dopo aver lavorato per alcuni anni nella compagnia milanese Quelli di Grock, fonda assieme a Claudia Marsicano, Daniele Turconi e Salvatore Aronica la propria compagnia Frigoproduzioni. Dal 2016 lavora regolarmente con Deflorian/Tagliarini, come interprete e collaboratore alla drammaturgia – per loro nel 2020 è unico interprete dello spettacolo Chi ha ucciso mio padre, testo di Edouard Louis. Nel 2019 insieme a Silvia Gussoni traduce Realismo Globale, raccolta di scritti di Milo Rau edita da CuePress. Nel 2021 firma assieme a Enrico Baraldila drammaturgia di Non Tre Sorelle, vincitore
del Premio Nazionale della critica ANCT. Tra le ultime collaborazioni quella con Babilonia Teatri, insigniti nel 2016 del Leone d’Argento, nello spettacolo Pietre Nere, e con Liv Ferracchiati in Hedda Gabler-Come una pistola carica.
Nel 2024 porta al Piccolo Teatro di Milano lo spettacolo Bidibibodibiboo, di cui è autore, regista e interprete.

Si comincia (come sempre per me nell’approcciarsi ad una teatralità plateale, esteriore e barocca) dall’impostazione di scene specifiche di Carlo Goldoni. Nei primi giorni affiderò i ruoli ai partecipanti e con loro cominceremo a impostare le battute, una ad una, parola per parola, perché è il “modo” in cui le parole vengono usate a far sì che le battute sposino lo stile della teatralità proposto nel lab. Quindi lavoreremo prima “sul copione a tavolino”, sfruttando le appoggiature che, mosse in modo creativo e, volendo, anche inaspettato, possono trasformare battute apparentemente molto semplici (o noiose, o poco utili) in battute “tridimensionali”, ampie, sorprendenti, anche se dette ancora “da seduti”. Il cuore del lavoro di questo lab è “la parola”. Poi andremo in piedi, per realizzare le brevi scene come se si dovesse debuttare sul serio, cercando di sviluppare una modalità teatrale che ha come obiettivo quello di divertire, di regalare ai partecipanti un’idea squisitamente “giocosa” della messa in scena.

MATERIALE RICHIESTO PER IL LAB:
• Matita, temperino, gomma. (“Che non osassero venirne sprovvisti!”)
• Un rossetto nero, per ogni partecipante.
• I tavoli su cui appoggiare i copioni saranno forniti dalla scuola, non servono “tavolini al sacco” portati da casa.
• Severamente vietate calzette antiscivolo, piedi nudi, tute da training fisico!

Loris Fabiani in arte Lunanzio – Nato nel 1983 a Melzo, in provincia di Milano. 
Si diploma nel 2008 presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, e da lì inizia un’intensa attività teatrale, tra piccole e grandi produzioni, che lo portano a collaborare con importanti registi e teatri nazionali (Luca Ronconi, Carlo Cecchi, Teatro Dell’Elfo, Teatro Franco Parenti, Piccolo Teatro di Milano, Teatro Di Roma, Marche Teatro, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Bolzano).
Inventa Lunanzio nel lontano 2006, con cui inizia dei progetti teatrali, non ancora lanciati nel mondo della comicità.
A partire dal 2013 inizia a frequentare diversi laboratori di comicità, alternando la carriera teatrale con quella da comico.
Nel 2023 decide di dedicarsi esclusivamente alla comicità, riuscendo a vincere diversi premi.
Nel 2024 vince la prima edizione di Lol Talent Show, e questo lo porta nel cast di Lol4.
Negli anni ha inventato anche altri progetti comici: Cinemalteatro (dal 2009) e Alice&Loris (dal 2022).
In veste di Lunanzio porta avanti anche un suo progetto teatrale: l’Accademia Dei Lunanzi (dal 2020).

Di Shakespeare non si fa altro che dire che è “sempre attuale”.
Ma siamo sicuri che sia un bene? E siamo sicuri che il Bardo, se potesse essere qui con
noi oggi 500 anni dopo, sarebbe d’accordo nell’affermarsi al passo coi tempi? 
Il mondo è cambiato e continua a cambiare, la società si evolve e modifica il modo in cui
chiamiamo le cose. Allora forse, quello che era comico 500 anni fa oggi ci pone delle sfide.
Quello che era romantico, ci impone di ragionare, quello che era eroico, risuona diversamente.
Shakespeare tra l’imbarazzo e la tragedia è un laboratorio di ricerca teatrale che si pone
come obiettivo l’allenamento al pensiero critico attraverso gli strumenti del teatro, e che
utilizza l’ironia per riflettere sul passato senza timori reverenziali.
Partiremo dallo studio e l’analisi di alcuni testi Shakespeariani, per trovare spunti di
riflessione su tematiche contemporanee e produrre drammaturgie originali.
Uno spazio molto ampio sarà dedicato all’improvvisazione e alla scrittura di scena:
immagineremo di catapultare i personaggi Shakespeariani nell’epoca contemporanea e
portarli a risolvere i loro conflitti nei talk show televisivi, o in una seduta di psicoterapia.
Sperimenteremo cross over stilistici, passando dalla recitazione classica alla parodia,
anche attraverso l’utilizzo di elementi pop, che diventeranno tasselli di composizione
testuale. Ci chiederemo chi sarebbero oggi i personaggi Shakespeariani, a chi
assomigliano se paragonati a personaggi pubblici o appartenenti alla nostra vita privata, e
chi saremmo noi fra questi. In cosa ci assomigliano, in cosa no, in cosa ci sentiamo simili a loro ma non vorremmo e se riconosciamo nelle nostre somiglianze i danni di
un’educazione ancora legata ad una rappresentazione da superare.
Uno spazio per ragionare divertendosi, e un’occasione per allenarsi a dare forma, spazio e
voce al proprio pensiero.

Si diploma nel 2016 alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, dove segue contemporaneamente il corso di regia e quello di recitazione.
Ha lavorato con Paola Tiziana Cruciani, Augusto Fornari, Veronica Cruciani, Giulio Costa,
Gabriele Vacis.
È autrice, regista e interprete degli spettacoli Sogliole a piacere, Signorina, lei è un
maschio o una femmina?, Piccole donne a puntate, vincitori di svariati bandi e premi
nazionali.
Realizza laboratori e collabora in progetti speciali che la vedono autrice e attrice al Teatro
Stabile di Torino.
Collabora come regista e formatrice presso Sementerie Artistiche e collabora con la
Scuola Civica di Teatro Paolo Grassi di Milano nei corsi di recitazione e regia.
Lavora anche come acting coach per il teatro e per il cinema.