MISS PARKINSON
Di e con Michela Cancelliere e Simone Severgnini
Coordinamento drammaturgico Filippo Pozzoli
Musiche originali Tommaso Severgnini
Costumi Simone Minonzio
Scenografia Matteo Castagnia, Filippo Antonio Prina, Antonio Romelli
Foto di locandina Simone Franchi
Produzione Il Giardino delle Ore
PRODUZIONE 2013
REPERTORIO
Miss Parkinson è la storia di una donna che non si è mai arresa; la storia di Michela Cancelliere, docente di educazione fisica e di ginnastica aerobica, affetta dal morbo di Parkinson giovanile dal 1998.
Lo spettacolo ripercorre alcuni momenti della vita di Michela, da quando questa correva “a gonfie vele”, ai primi sintomi, fino alla diagnosi; e soprattutto racconta il suo rapporto con la malattia: dal rifiuto all’accettazione, fino alla presa di coscienza, fino al ritorno al sorriso. Una storia che riteniamo importante raccontare a molti.
Perché nel combattere contro le malattie che colpiscono le nostre vite, il sorriso è un’arma unica. Anche per questo, per il suo costante e stupefacente sorriso, A mettere in scena questa storia non poteva essere altri che Michela, l’autrice di questo splendido libro, che ci ha creduto tanto da trasformarlo insieme all’attore e regista Simone Severgnini in uno spettacolo teatrale; per raccontarsi a chi la malattia la conosce o la vive sulla propria pelle e non trova più il motivo di sorridere, ma soprattutto per tutti coloro che sono tristi e non sorridono mai solo per il fatto di “sentirsi normali”; la metafora di una moderna Cenerentola che ha trovato il modo di non perdersi l’appuntamento con il ballo della suo vita.
MICHELA CANCELLIERE
Mi chiamo Michela Cancelliere e sono nata a Monza il 9 novembre 1959. Dopo un iter scolastico del tutto regolare mi sono diplomata all’I.S.E.F. presso l’Università Cattolica di Milano nel 1981. Sono docente di ruolo ordinario dal 1984 e attualmente insegno Educazione Fisica al Liceo Scientifico G.Galilei di Erba, lo stesso liceo da me frequentato tanti anni fa. Mi sono cimentata in diversi campi nell’ambito della mia professione: dalla ginnastica aerobica alla riabilitazione motoria, specializzandomi soprattutto nella riabilitazione del ginocchio; sono stata anche Istruttore Nazionale di Minibasket e organizzatrice di eventi sportivi in collaborazione con la Pallacanestro Cantù. Anni di corsi e corse da una palestra all’altra, compatibilmente con gli impegni scolastici. Poi, nel 1998, il primo episodio e, nel 2002, la diagnosi. Proprio io, che ho fatto del movimento la mia professione, oggi mi vedo costretta da limiti insopportabili ogniqualvolta la mia muscolatura estremamente elastica diventa rigida, impedendomi i movimenti più elementari.
Fin dal primo istante in cui mi hanno diagnosticato la malattia di Parkinson, ho deciso che l’avrei affrontata, che l’avrei conosciuta tanto bene da riuscire a capirla, magari anche a controllarla, dal momento che guarirne è per ora impossibile. Ed è quello che ho fatto fino ad oggi e che continuerò a perseguire come scopo della mia vita, anche se la strada è ogni giorno in salita, lo confesso, anche se i problemi sono tanti e si aggiungono a quelli di una persona normale, ma la mia voglia di vivere supera ogni ostacolo.